una luce nella notte

Ciao fratellini e sorelline tutte!

Non ho mai scritto, nemmeno quando ho fatto la mia prima esperienza a Una Luce Nella Notte, ma ora scrivo per raccontarvi la mia seconda esperienza fatta a Palermo.

Ero molto ansiosa di rifare questa esperienza! Non vedevo l’ora! E poi mi sentivo chiamata, sentivo che Gesù mi stava chiamando a essere una sua sentinella!

Anche se già Davide ha scritto che cosa abbiamo fatto, mi sentirete ripetere qualche cosa!...
Come ho detto prima, io mi sono sentita chiamata a partecipare a UNA LUCE NELLA NOTTE..Ma non sapevo come Gesù mi avrebbe utilizzato. Nel viaggio da Trapani a Palermo, sentivo una voce dentro di me che mi diceva che cosa avrei fatto quella notte, ma aveva un volume molto basso. Poi, durante il corso, ha iniziato a farsi più forte, soprattutto dopo che Salvatore Lo Faso si è avvicinato a me chiedendomi se avevo compilato il modulo che avevano dato all’ingresso, e io risposi di si, e lui mi sorrise!.. mi sono un poco preoccupata, perché quella vocina dentro di me alzava sempre più il volume, e iniziavo a capire qualcosa, ma non so ancora bene cosa. Dopo il corso di formazione abbiamo cenato e siamo andati nella chiesa di Santa Lucia. La chiesa è piccolina, e l’abbiamo trovata con il cartellone di “una luce nella notte” attaccato fuori nel portone e nei gradini all’esterno delle candele ; c’erano candele anche in dei sacchetti bianchi messi vicino le panche nel corridoio centrale della chiesa; all’ingresso vi erano due tavolini, uno tavolino a destra per l’accoglienza con i lumini e i fogliettini per scrivere le preghiere, e un tavolino a sinistra per avere informazioni sulle nostre prossime attività o per conoscerci meglio; l’altare era molto bello, con della stoffa bianca e dei bellissimi fiori, e i faretti che illuminavano l’altare e Gesù (ma poiché la chiesa era molto piccola, i faretti illuminavano parte anche della chiesetta ), e nel gradino più basso, tra quelli per arrivare all’altare, c’erano due cesti, uno con dei foglietti con la Parola di Dio per noi, e un altro cesto vuoto da riempire con le nostre preghiere.

Quando finalmente eravamo tutti in chiesa e pronti per iniziare, abbiamo, appunto, iniziato!e io iniziavo a essere un poco nervosa..quella vocina era diventata una forte voce!sentivo cosa diceva, per questo avevo paura. Ma io non ho smesso un attimo di parlare con Gesù, non ho smesso di cercare di capire che cosa mi stava dicendo e a cosa mi stava preparando, non ho smesso di pregare.

Dopo padre Saverio, prende la parola Salvatore Lo Faso, che inizia a dividere i compiti che dovevamo svolgere quella notte, chiamandoci a turno per nome davanti Gesù Eucarestia. Inizia chiamando il gruppo canto, e continua con il gruppo dell’evangelizzazione di strada. Nel passaggio tra i ragazzi del gruppo canto che facevano l’inchino davanti a Gesù e Salvatore che diceva “ora presentiamo i ragazzi del gruppo di evangelizzazione in strada”, io ho posato lentamente, e sicura che tra poco avesse fatto il mio nome, il foglietto che avevo in mano, sulla panca davanti a me..e a quel momento, proprio quando ero pronta ad alzarmi, Salvatore fa il mio nome! Mi alzo, e aspetto il mio compagno e i nostri intercessori, per andare davanti Gesù. Facciamo l’inchino e torniamo a posto. Io vado a posto per sedermi e Davide, che era seduto vicino a me, viene chiamato per essere un evangelizzatore in strada. Io mi siedo e scarico la tensione con due lacrimucce! Poco dopo viene chiamato anche Luca, per pregare tutta la notte per due sentinelle che avrebbero evangelizzato in strada.

Siamo pronti..Sono pronta Quella voce era ormai diventata un vocione..ero pronta!

Dopo averci chiamato tutti, ci danno il mandato e..tutti insieme, iniziamo la nostra “evangelizzazione”.

Cerco i miei compagni, facciamo una preghiera insieme e, io e il mio compagno Massimo, andiamo da Salvatore per vedere dove dovevamo andare ad evangelizzare! Anche per Massimo era la prima volta che andava ad evangelizzare in strada. Siamo andati dove ci avevano detto, in via della libertà. Abbiamo incrociato e fermato un bel po’ di persone. Dopo un ora e mezza che camminavamo per quella via, abbiamo pensato di tornare un poco in chiesa e vedere che cosa facevano i nostri intercessori, che cosa e chi c’era in chiesa. Già fuori dal portone c’era un bel po’ di gente, siamo entrati e c’erano tantissimi giovani, e non, cioè, anche famiglie o adulti. Siamo stati un poco e siamo usciti di nuovo. Appena fuori, forse per la stanchezza, ma eravamo un poco più spenti di prima, ma proprio un poco, perché, comunque, Gesù ci dava sempre una carica fortissima, potentissimissimissimissimissima!! Ma purtroppo, dopo poco, si è messo a piovere e la gente è..sparita! allora decidiamo di tornare in chiesa. Lì ci siamo divisi, e io sono andata in una panca davanti a Gesù e mi sono messa a pregare. Dopo un poco è arrivato Antonio Giulio, un ragazzo che intercedeva per me e Massimo, e abbiamo parlato della serata, di come pensavo che era andata la serata. Ero un poco giù di morale, perché, in chiesa, non avevo visto nessuno dei ragazzi che avevo incontrato per strada, e ci sono rimasta un poco male. Ma, sia Antonio Giulio, che Gesù stesso, mi hanno fatto ricordare che il mio compito era quello di seminare, poi al fiore e al frutto ci penserà Qualcun Altro!

È stata un’esperienza meravigliosa Emozionantissima Fantastica


L’amore di Dio è veramente IMMENSO!

Lui è sempre presente per aiutarti, ascoltarti, risponderti, tirarti su di morale!

Non è una frase fatta dire che DIO è AMORE, e se non ci credete, venite e scoprirlo insieme a me!



Pace e Bene!