playlist della nostra vita
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Parrocchia San Francesco d'Assisi :: Cortile parrocchiale :: Musica, arte, libri, cinema, TV e cucina
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playlist della nostra vita
Playlist della nostra vita
La musica è la colonna sonora della nostra vita. Ci accompagna in ogni occasione sia belli che brutti, anche dopo tanto tempo rifanno rivivere quelle emozioni. Questo post è l’angolo dove condividere i video o testi delle canzoni che hanno significato qualcosa nella nostra vita
ricordi nella musica...
LA PLAY LIST DELLA NOSTRA VITA...woooow...allora ne approfitto per aggiungere due canzoni che per me rapprsentano dei ricordi bellissimi, indimenticabili...
QUALCOSA CHE NON C'è...un bellissimo ricordo del convegno ad Assisi!
ADIEMUS...ricordo di una persona fantastica!
QUALCOSA CHE NON C'è...un bellissimo ricordo del convegno ad Assisi!
ADIEMUS...ricordo di una persona fantastica!
simona- Numero di messaggi : 192
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sarah- Numero di messaggi : 173
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Re: playlist della nostra vita
DIRE Quale canzone mi rappresenti di più è difficile xkè la musica l'adoro tutta ed è compagna fedele nella mia vita.
però da quando ho sentito questa melodia mi è entrata dentro il cuore e la dedico a voi . è il mio modo per dirvi grazie pe le belle emozioni e l'entusiamo che mi fate vivere anche se non frequento assiduamente la vostra parrocchia. GRAZIE FRANCESCANI
sarah- Numero di messaggi : 173
Data d'iscrizione : 28.04.08
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Re: playlist della nostra vita
Con la semplicità dei bambini, Aleandro Baldi - Per un amico (canzone dello Zecchino d'Oro! )
Re: playlist della nostra vita
queste sono un bel pezzo della vita mia (30 anni)......ROMA....... una parola che non può spiegare tutti i sentimenti che contiene
Re: playlist della nostra vita
Questa canzone è tratta dall' album "Canzoni d'Amore" di Francesco De Gregori.
E' uno dei primissimi cd che ho acquistato. Avevo 14 anni circa.
E' uno dei primissimi cd che ho acquistato. Avevo 14 anni circa.
Angelo- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 17.06.08
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Re: playlist della nostra vita
Inserisco anche questo video dedicato al nostro amato Papa.
Non tutto però condivido del video. Non mi piace che vengano inserite le foto di alcune persone come esempi di ladri e assasini.
Lasciamo che sia il Signore a giudicare e ad usare insieme Misericordia.
Non tutto però condivido del video. Non mi piace che vengano inserite le foto di alcune persone come esempi di ladri e assasini.
Lasciamo che sia il Signore a giudicare e ad usare insieme Misericordia.
[
Angelo- Numero di messaggi : 169
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Angelo- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 17.06.08
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Re: playlist della nostra vita
Sincerità e semplicità....
....che boccata d'aria pura!
Grazie Signore!
....che boccata d'aria pura!
Grazie Signore!
Angelo- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 17.06.08
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Re: playlist della nostra vita
io invece condivido quasi tuttoGiovanni Francesco ha scritto:Inserisco anche questo video dedicato al nostro amato Papa.
Non tutto però condivido del video. Non mi piace che vengano inserite le foto di alcune persone come esempi di ladri e assasini.
Lasciamo che sia il Signore a giudicare e ad usare insieme Misericordia.[
francescoleone- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 25.06.08
Re: playlist della nostra vita
All I Really Want
Do I stress you out?
My sweater is on backwards and inside out
and you say how appropriate.
I don't want to dissect everything today.
I don't mean to pick you apart you see,
but I can't help it.
There I go jumping before the gunshot has gone off.
Slap me with a splintered ruler
and it would knock me to the floor if I wasn't there already.
If only I could hunt the hunter!
And all I really want is some patience,
a way to calm the angry voice
and all I really want is deliverance.
Do I wear you out?
You must wonder why I'm relentless and all strung out.
I'm consumed by the chill of solitary.
I'm like Estella.
I like to reel it in and then spit it out.
I'm frustrated by your apathy
and I am frightened by the corrupted ways of this land.
If only I could meet the Maker!
And I am fascinated by the spiritual man,
I am humbled by his humble nature.
What I wouldn't give to find a soulmate,
someone else to catch this drift.
And what I wouldn't give to meet a kindred.
Enough about me, let's talk about you for a minute.
Enough about you, let's talk about life for a while.
The conflicts, the craziness and the sound of pretenses
falling all around, all around.
Why are you so petrified of silence?
Here, can you handle this?
Did you think about your bills, your ex, your deadlines
or when you think you're gonna die
or did you long for the next distraction?
And all I need now is intellectual intercourse,
a soul to dig the hole much deeper.
And I have no concept of time other than it is flying.
If only I could kill the killer!
All I really want is some peace man,
a place to find a common ground.
And all I really want is a wavelength.
All I really want is some comfort,
a way to get my hands untied.
And all I really want is some justice.
Tutto quello che voglio veramente
Ti sto stressando?
Indosso il maglione al contrario e alla rovescia
e tu dici quanto mi sta bene.
Oggi non voglio analizzare ogni cosa.
Vedi, non ho intenzione di esaminarti dentro,
ma non posso farne a meno.
Sono pronta a scattare prima del via.
Colpiscimi con un righello scheggiato,
così da farmi cadere a terra se non lo sono già.
Se solo potessi dar la caccia al cacciatore!
E tutto quello che voglio veramente è un po' di pazienza,
un modo per calmare la mia voce infuriata
e tutto quello che voglio veramente è l'assoluzione.
Ti sto sfinendo?
Ti chiederai perché sono così spietata e tesa.
Sono consumata dal gelo della solitudine.
Sono come Estella.
Mi piace assorbire tutto e poi sputarlo fuori.
Mi sento frustrata dalla tua apatia
e sono spaventata dai modi corrotti di questa terra.
Se solo potessi incontrare il Creatore!
E mi sento affascinata dall'uomo spirituale,
placata dal suo umile animo.
Cosa non darei per trovare un'anima gemella,
qualcun'altro con cui seguire la corrente.
E cosa non darei per incontrare un mio simile.
Basta parlare di me, parliamo un attimo di te.
Basta parlare di te, parliamo un po' della vita.
I conflitti, la pazzia e il suono degli inganni
che ci cadono tutt'intorno, tutt'intorno.
Perché sei così pietrificato dal silenzio?
Ecco, riesci a sopportare questo?
Hai pensato ai tuoi conti, alla tua ex, alle scadenze
oppure quando pensi che stai per morire
o hai desiderato ardentemente una prossima distrazione?
E tutto quello di cui ho bisogno ora è un rapporto intellettuale,
un'anima con cui scavare una fossa più profonda.
E non ho alcuna cognizione del tempo oltre a quella di sapere che sta volando.
Se solo potessi uccidere l'assassino!
Tutto quello che voglio veramente è un po' di pace, gente,
un luogo dove trovare un terreno comune.
E tutto quello che voglio veramente è una lunghezza d'onda.
Tutto quello che voglio in realtà è un po' di conforto,
un modo per liberarmi le mani.
E tutto quello che voglio sul serio è un po' di giustizia.
Ultima modifica di Giovanni Francesco il Sab Apr 04, 2009 12:49 pm - modificato 2 volte.
Angelo- Numero di messaggi : 169
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Re: playlist della nostra vita
Head Over Feet
I had no choice but to hear you.
You stated your case time and again.
I thought about it.
You treat me like I'm a princess,
I'm not used to liking that.
You ask how my day was.
You've already won me over, in spite of me.
Don't be alarmed if I fall head over feet.
Don't be surprised if I love you for all that you are.
I couldn't help it, it's all your fault.
Your love is thick and it swallowed me whole.
You're so much braver than I gave you credit for.
That's not lip service.
You've already won me over, in spite of me.
Don't be alarmed if I fall head over feet.
Don't be surprised if I love you for all that you are.
I couldn't help it, it's all your fault.
You are the bearer of unconditional things,
you held your breath and the door for me.
Thanks for your patience.
You're the best listener that I've ever met,
you're my best friend, best friend with benefits.
What took me so long?
I've never felt this healthy before,
I've never wanted something rational.
I am aware now, I am aware now.
You've already won me over, in spite of me.
Don't be alarmed if I fall head over feet.
Don't be surprised if I love you for all that you are.
I couldn't help it, it's all your fault.
You've already won me over, in spite of me.
Don't be alarmed if I fall head over feet.
Don't be surprised if I love you for all that you are.
I couldn't help it, it's all your fault.
Cado ai tuoi piedi
Non avevo altra scelta che ascoltarti.
Hai esposto le tue ragioni più volte.
Ci ho pensato su.
Mi tratti come fossi una principessa.
Non sono abituata a gradirlo.
Mi chiedi come fosse la mia giornata.
Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
Non ti allarmare se cado ai tuoi piedi.
Non ti sorprendere se ti amo per tutto quello che sei.
Non potevo farne a meno, è tutta colpa tua.
Il tuo amore è denso e mi ha del tutto inghiottito.
Sei molto più coraggioso di quanto pensassi.
Non sono parole senza convinzione.
Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
Non ti allarmare se cado ai tuoi piedi.
Non ti sorprendere se ti amo per tutto quello che sei.
Non potevo farne a meno, è tutta colpa tua.
Sei il portatore di cose incondizionate,
hai trattenuto il fiato e la porta per me.
Grazie per la tua pazienza.
Sei il miglior ascoltatore che io abbia mai conosciuto,
sei il mio miglior amico, il miglior amico con benefici.
Perché mi ci è voluto tanto?
Non avevo mai provato un tale benessere prima,
non ho mai voluto qualcosa di razionale.
Ora ne sono consapevole, ora ne sono consapevole.
Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
Non ti allarmare se cado ai tuoi piedi.
Non ti sorprendere se ti amo per tutto quello che sei.
Non potevo farne a meno, è tutta colpa tua.
Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
Non ti allarmare se cado ai tuoi piedi.
Non ti sorprendere se ti amo per tutto quello che sei.
Non potevo farne a meno, è tutta colpa tua.
Ultima modifica di Giovanni Francesco il Sab Apr 04, 2009 12:52 pm - modificato 1 volta.
Angelo- Numero di messaggi : 169
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Re: playlist della nostra vita
This Grudge
14 years, 30 minutes, 15 seconds, I held this grudge.
11 songs, 4 full journals, thoughts of punishment I've expanded.
Not in contact, not a letter, such communication, telepathic.
You've been vilified, used as fodder,
you deserve a piece of every record.
But who's it hurting now?
Who's the one that's stuck?
Who's it torturing now with an antique knot in her stomach?
I want to be big and let go of this grudge that's grown old.
All this time I've not known how to rest this bygone.
I want to be soft and resolved, clean of slate and released.
I want to forgive for the both of us.
Like an abandoned house, dusty-covered furniture still intact;
if I visit it now, do I simply relive it somehow gratuitous?
But who's still aching now?
Who's tired of her own voice?
Who's it weighing down with no gift from time of said "healing"?
I want to be big and let go of this grudge that's grown old.
All this time I've not known how to rest this bygone.
I want to be soft and resolved, clean of slate and released.
I want to forgive for the both of us.
Maybe as I cut the cord, veils will lift from my eyes.
Maybe as I lay this to rest, dead weight off my shoulders will rise.
Here I sit, much determined, ever ill-equipped to draw this curtain.
How this has entertained, validated and has served me greatly,
ever the victim.
But who's done whining now?
Who's ready to put down
this load I've carried longer than I had cared to remember?
I want to be big and let go of this grudge that's grown old.
For the life of me, I've not known how to rest this bygone.
I want to be soft and resolved, clean of slate and released.
I want to forgive for the both of us.
I want to be big and let go of this grudge that's grown old.
For the life of me, I've not known how to rest this bygone.
I want to be soft and resolved, clean of slate and released.
I want to forgive for the both of us.
Questo rancore
14 anni, 30 minuti e 15 secondi ho trattenuto questo rancore.
11 canzoni, 4 diari pieni, ho sviluppato pensieri di castigo.
Non eravamo in contatto, non una lettera, una comunicazione quasi telepatica.
Sei stato calunniato, usato come fossi foraggio,
meriti una parte in ogni album.
Ma a chi fa male ora?
Chi è quello confuso?
Chi è sotto tortura ora con un vecchio nodo al suo stomaco?
Voglio essere grande e lasciar andare questo rancore ch'è invecchiato.
Per tutto questo tempo non ho saputo come mettere a tacere questo passato.
Voglio essere tranquilla e risoluta, rincominciare daccapo e liberarmi.
Voglio perdonare entrambi.
Come in una casa abbandonata, coi mobili impolverati ancora intatti;
se la visitassi ora, lo rivivrei semplicemente in qualche modo gratuito?
Ma chi sta ancora male ora?
Chi è stanco della propria voce?
Chi si sente oppresso senza alcun dono dal tempo della cosiddetta "guarigione"?
Voglio essere grande e lasciar andare questo rancore ch'è invecchiato.
Per tutto questo tempo non ho saputo come mettere a tacere questo passato.
Voglio essere tranquilla e risoluta, rincominciare daccapo e liberarmi.
Voglio perdonare entrambi.
Forse quando taglierò la corda, i veli si solleveranno dai miei occhi.
Forse quando porrò tutto questo a riposo, il peso morto si alzerà dalle mie spalle.
Siedo qui, molto decisa, ma mal equipaggiata a chiudere questo sipario.
Quanto tutto questo mi ha occupato, rafforzato e servito a molto,
a me, l'eterna vittima.
Ma chi è stanco di lamentarsi ora?
Chi è pronto a deporre
questo carico che ho portato più a lungo di quanto abbia voluto ricordare?
Voglio essere grande e lasciar andare questo rancore ch'è invecchiato.
Giuro sulla mia vita, non ho saputo come mettere a tacere questo passato.
Voglio essere tranquilla e risoluta, rincominciare daccapo e liberarmi.
Voglio perdonare entrambi.
Voglio essere grande e lasciar andare questo rancore ch'è invecchiato.
Giuro sulla mia vita, non ho saputo come mettere a tacere questo passato.
Voglio essere tranquilla e risoluta, rincominciare daccapo e liberarmi.
Voglio perdonare entrambi.
Angelo- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 17.06.08
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Re: playlist della nostra vita
bellissima...................................
maria chiara di caro- Numero di messaggi : 11
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Età : 50
Località : Trapani
Re: playlist della nostra vita
Mi chiedevo chi fosse quell' "Estella" cui Alanis si paragona nel testo della canzone "All I really want" e su Wikipedia ho letto che si tratta di uno dei personaggi del romanzo "Grandi speranze" di Dickens.
Ecco qualche informazione sul romanzo "Grandi Speranze" (1860-61)
Il giovane Pip, apprendista fabbro del paese in cui abita, si ritrova intestatario di un'ingente somma di denaro, di cui potrà usufruire con la maggiore età, donatagli da un misterioso benefattore. Egli pensa che si tratti di Miss Havisham, una vecchia eccentrica che Pip ogni tanto va a trovare, anche dopo essersi trasferito a Londra. L'anziana signora ha preso sotto la sua tutela Estella, una bella ragazza di cui Pip s'innamora e che lei educa con l'unico scopo di far soffrire gli uomini, come vendetta per essere stata lasciata il giorno delle nozze. Il vero benefattore è in realtà il forzato Magwitch, che Pip aveva aiutato dopo averlo trovato nascosto e fuggiasco vicino al villaggio. Il forzato è anche padre di Estella che fa un matrimonio infelice, mentre il denaro di Magwitch viene sequestrato dallo stato. Pip torna al villaggio, riprende a frequentare Estella, profondamente cambiata per le sofferenze patite.
Grandi speranze è un romanzo fortemente simbolico. Nelle sue ultime opere Dickens sembra cercare la causa della sua stessa infelicità: in questa che è considerata la più significativa e la più bella biasima se stesso per aver desiderato vivere come l'eroe di una fiaba. Qui, tuttavia, la struttura della fiaba viene capovolta. Nel passaggio da uno stato di povertà in un paesino di campagna alla ricchezza e al benessere di Londra grazie ad un anonimo benefattore, il protagonista scopre, come Dickens, che la sua felicità dipende molto di più dal suo umile passato che cerca di dimenticare, che dal denaro di cui può disporre nel suo nuovo stato sociale. Ridotta ai suoi termini essenziali, la vicenda del romanzo è la storia di una illusione che segna irreparabilmente la vita legata alla città e alla falsa speranza di ricchezza e di benessere ad essa connessa.
E' una storia riconducibile ad un tracciato lineare: il percorso dall'infanzia alla maturità di Pip abbagliato da “grandi speranze”, legate alla possibilità di vivere a Londra , vittima di un equivoco sull'identità del suo benefattore. Tra i due eventi fondamentali dell'infanzia (l'incontro con un evaso e l'incontro con una signora eccentrica e ricca protratto negli anni) Pip carica di aspettative il secondo, rimuovendo il ricordo del primo e la vergogna che gliene deriva. L'aspettativa e l'attesa che il benefattore si sveli e che la promessa si compia al raggiungimento della maggiore età segna la tappa successiva, gli anni a Londra che occupano la sezione centrale del romanzo, dopo l'abbandono del villaggio natio.
Il ritorno dell'evaso, suo misterioso benefattore, segna l'inizio dell'ultima parte del romanzo; nel passaggio da apprendista fabbro nel suo paesino a quello di gentleman londinese, inizia il suo cammino al vero, che gli impone un ripensamento su di sé e sulla propria vita, l'individuazione di una nuova scala di valori, in cui l'evaso sale ad occupare il posto più alto. E qui la grande speranza cambia di segno: all'attesa si sostituisce la disillusione tragica, fatta di rovine e morte. La situazione d'apertura con il bambino intento a decifrare la lapide dei genitori è la prima “matrice”, perché nei romanzi di Dickens, padri e madri sono quasi sempre assenti: perché morti o brutali o indifferenti o sostituiti da tutori altrettanto inetti o aggressivi. L'assenza crea il vuoto intorno ai bambini, imprime loro una particolare qualità di orfani, privati appunto di un legame col passato in cui riconoscersi e trovare il senso della propria identità. Dalla condizione disastrosa dell'origine mancante, discendono solitudine e paura che sono i due nodi della scoperta di sé nel primo capitolo. E non solo per il protagonista solitudine e paura segnano l'inizio del percorso conoscitivo, ma anche per gli altri personaggi: Estella, Joe, Magwitch.
Risulta così comprensibile il verso della canzone di Alanis Morissette: "Sono consumata dal gelo della solitudine. Sono come Estella."
Ecco qualche informazione sul romanzo "Grandi Speranze" (1860-61)
Il giovane Pip, apprendista fabbro del paese in cui abita, si ritrova intestatario di un'ingente somma di denaro, di cui potrà usufruire con la maggiore età, donatagli da un misterioso benefattore. Egli pensa che si tratti di Miss Havisham, una vecchia eccentrica che Pip ogni tanto va a trovare, anche dopo essersi trasferito a Londra. L'anziana signora ha preso sotto la sua tutela Estella, una bella ragazza di cui Pip s'innamora e che lei educa con l'unico scopo di far soffrire gli uomini, come vendetta per essere stata lasciata il giorno delle nozze. Il vero benefattore è in realtà il forzato Magwitch, che Pip aveva aiutato dopo averlo trovato nascosto e fuggiasco vicino al villaggio. Il forzato è anche padre di Estella che fa un matrimonio infelice, mentre il denaro di Magwitch viene sequestrato dallo stato. Pip torna al villaggio, riprende a frequentare Estella, profondamente cambiata per le sofferenze patite.
Grandi speranze è un romanzo fortemente simbolico. Nelle sue ultime opere Dickens sembra cercare la causa della sua stessa infelicità: in questa che è considerata la più significativa e la più bella biasima se stesso per aver desiderato vivere come l'eroe di una fiaba. Qui, tuttavia, la struttura della fiaba viene capovolta. Nel passaggio da uno stato di povertà in un paesino di campagna alla ricchezza e al benessere di Londra grazie ad un anonimo benefattore, il protagonista scopre, come Dickens, che la sua felicità dipende molto di più dal suo umile passato che cerca di dimenticare, che dal denaro di cui può disporre nel suo nuovo stato sociale. Ridotta ai suoi termini essenziali, la vicenda del romanzo è la storia di una illusione che segna irreparabilmente la vita legata alla città e alla falsa speranza di ricchezza e di benessere ad essa connessa.
E' una storia riconducibile ad un tracciato lineare: il percorso dall'infanzia alla maturità di Pip abbagliato da “grandi speranze”, legate alla possibilità di vivere a Londra , vittima di un equivoco sull'identità del suo benefattore. Tra i due eventi fondamentali dell'infanzia (l'incontro con un evaso e l'incontro con una signora eccentrica e ricca protratto negli anni) Pip carica di aspettative il secondo, rimuovendo il ricordo del primo e la vergogna che gliene deriva. L'aspettativa e l'attesa che il benefattore si sveli e che la promessa si compia al raggiungimento della maggiore età segna la tappa successiva, gli anni a Londra che occupano la sezione centrale del romanzo, dopo l'abbandono del villaggio natio.
Il ritorno dell'evaso, suo misterioso benefattore, segna l'inizio dell'ultima parte del romanzo; nel passaggio da apprendista fabbro nel suo paesino a quello di gentleman londinese, inizia il suo cammino al vero, che gli impone un ripensamento su di sé e sulla propria vita, l'individuazione di una nuova scala di valori, in cui l'evaso sale ad occupare il posto più alto. E qui la grande speranza cambia di segno: all'attesa si sostituisce la disillusione tragica, fatta di rovine e morte. La situazione d'apertura con il bambino intento a decifrare la lapide dei genitori è la prima “matrice”, perché nei romanzi di Dickens, padri e madri sono quasi sempre assenti: perché morti o brutali o indifferenti o sostituiti da tutori altrettanto inetti o aggressivi. L'assenza crea il vuoto intorno ai bambini, imprime loro una particolare qualità di orfani, privati appunto di un legame col passato in cui riconoscersi e trovare il senso della propria identità. Dalla condizione disastrosa dell'origine mancante, discendono solitudine e paura che sono i due nodi della scoperta di sé nel primo capitolo. E non solo per il protagonista solitudine e paura segnano l'inizio del percorso conoscitivo, ma anche per gli altri personaggi: Estella, Joe, Magwitch.
Risulta così comprensibile il verso della canzone di Alanis Morissette: "Sono consumata dal gelo della solitudine. Sono come Estella."
Ultima modifica di Angelo il Lun Dic 07, 2009 1:12 pm - modificato 1 volta.
Angelo- Numero di messaggi : 169
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Località : Trapani
Re: playlist della nostra vita
Precisazione puntuale grazie Fratello di queste perle che ci stai regalando
francescoleone- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 25.06.08
Re: playlist della nostra vita
Grazie a voi per averle condivise con me.
Angelo- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 17.06.08
Località : Trapani
Re: playlist della nostra vita
No Pressure Over Cappuccino
And you're like a 90's Jesus
and you revel in your psychosis.
How dare you?
And you sample concepts like hors-d'oeuvres
and you eat their questions for dessert.
Is it just me or is it hot in here?
And you're like a 90's Kennedy
and you're really a million years old.
You can't fool me.
They'll throw opinions like rocks in riots
and they'll stumble around like hypocrites.
Is it just me or is it dark in here?
You may never be or have a husband,
you may never have or hold a child,
you will learn to lose everything,
we are temporary arrangements.
And you're like a 90's Noah
and they laughed at you as you packed all of your things.
And they wonder why you're frustrated
and they wonder why you're so angry.
And is it just me or are you fed up?
And God bless you in your travels,
in your conquests and queries.
Niente schiuma sul cappuccino
E sei come un Gesù degli anni 90
e ti diverti nelle tue psicosi.
Come osi?
E assaggi i concetti come fossero antipasti
e mangi le loro domande per dessert.
Sono solo io o fa caldo qui dentro?
E sei come un Kennedy degli anni 90
e hai davvero un milione di anni.
Non mi freghi.
Loro lanceranno opinioni come pietre tra le rivolte
e inciamperanno come ipocriti.
Sono solo io o è buio qui dentro?
Non potresti mai essere o avere un marito,
non potresti mai avere o tenere un figlio,
imparerai a perdere tutto,
siamo sistemazioni provvisorie.
E sei come un Noè degli anni 90
e ridevano di te mentre impacchettavi tutte le tue cose.
E si chiedono perché ti senti frustrato
e si chiedono perché sei così arrabbiato.
E sono solo io o non ne puoi più?
E Dio ti benedica nei tuoi viaggi,
nelle tue conquiste e nei tuoi problemi.
Ultima modifica di Giovanni Francesco il Ven Mag 08, 2009 9:18 pm - modificato 1 volta.
Angelo- Numero di messaggi : 169
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