Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
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Parrocchia San Francesco d'Assisi :: A tu x tu con Francesco :: La Regola, le Costituzioni e le Fonti Francescane
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Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
L’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia, riunita in Capitolo a Gibilmanna, facendo tesoro delle esortazioni della Ministra Generale Encarnaciòn del Pozo nella circolare del 5/03/08, in sintonia con il Progetto Formativo 2007/2008 del Consiglio Nazionale, sviluppando e approfondendo le piste di riflessione proposte dal Consiglio Regionale, sottopone all’approvazione del Capitolo Regionale OFS le seguenti proposte operative per il triennio 2008/2011:
1) APPROFONDIRE LA VOCAZIONE ALLA FRATERNITA’.
I Ministri, avendo constatato che la consapevolezza di essere chiamati a vivere in fraternità è, purtroppo, ancora troppo vaga, superficiale o solo teorica, e che la fraternità non è ancora pienamente considerata strumento di crescita umana, relazionale e spirituale dei suoi membri, chiedono al Consiglio Regionale che sarà eletto dal Capitolo di mettere in atto iniziative che favoriscano la comunione fraterna attraverso:
a. Maggiore consapevolezza della vocazione francescana secolare;
b. Maggiore partecipazione alla vita della fraternità ai diversi livelli;
c. Maggiore attenzione alle diverse componenti di ogni fraternità (anziani, coppie, giovani), senza trascurarne alcuna ricorrendo con convinzione all’art. 34 CC.GG. e avendo particolare riguardo agli araldini e GiFra;
d. Maggiore frequenza e articolazione degli incontri fraterni tanto a livello locale che zonale e regionale;
e. Verifiche periodiche del cammino fraterno;
f. Progettazione e condivisione di iniziative comuni tra fraternità vicine.
2) INVESTIRE SULLA FORMAZIONE.
I Ministri sono consapevoli che una nuova stagione formativa si è ormai aperta con il processo unitario. Riconoscono il ruolo “strategico” della formazione per la crescita qualitativa e quantitativa delle fraternità e sono convinti che questa tendenza va continuamente incoraggiata e sostenuta investendo maggiori risorse umane ed economiche. Ritengono quindi prioritari i seguenti punti:
a. Elaborazione di un piano formativo regionale che preveda una scuola regionale di formazione per i formatori zonali e/o locali, e che sia incentrato sul confronto incessante con la Parola, sulla Regola e sulle Costituzioni Generali (conosciute poco e male), sulla conoscenza delle dinamiche di gruppo, la gestione dei conflitti, ecc.
b. Costituzione dell’équipe di formazione in ogni fraternità, allo scopo di rendere più attento e puntuale il percorso formativo in ogni sua tappa.
c. Nei centri in cui operano più fraternità e/o nel territorio dove insistono più fraternità vicine, realizzazione di un unico “noviziato”; ciò, oltre a favorire nei nuovi membri il medesimo “stile francescano”, permetterà ai formatori locali di condividere doni, conoscenze, competenze.
d. Accesso ad una valida e aggiornata bibliografia e ad altri sussidi utili alle diverse tappe della formazione; costituzione della biblioteca dei formatori in ogni fraternità.
e. Programmazione di incontri periodici per i formandi delle fraternità vicine o della zona.
f. Verifica periodica del cammino formativo a tutti i livelli.
g. Maggiore coinvolgimento degli Assistenti Spirituali nei percorsi formativi, in sintonia con quanto affermato nella Regola, nelle Costituzioni Generali e nello Statuto per l’assistenza spirituale e pastorale all’Ordine Francescano Secolare.
3) SERVIRE IL TERRITORIO.
I Ministri riconoscono che in questo ambito il cammino è molto lungo: non sempre abbiamo il coraggio necessario a testimoniare ed annunciare il Vangelo nell’ambiente di lavoro, nella società e nella politica; le fraternità vivono ancora il distacco tra vita di fraternità e vita sociale e non sempre operano conoscendo e analizzando i bisogni del territorio; realizzano attività meritevoli sì, ma standardizzate, che spesso non sono quelle di cui le persone avrebbero più bisogno. Al di là di attività essenzialmente caritative, si nota che c’è molta difficoltà a capire, progettare e realizzare iniziative più coinvolgenti sotto il profilo socio-politico. Sembra che occuparsi del mondo in tutti i suoi bisogni e aspetti rappresenti un tabù. Si preferiscono attività da “sagrestia” piuttosto che l’impegno nel secolo tipico della nostra vocazione.
Anche in questo settore i ministri ritengono fondamentale la formazione iniziale e permanente, in quanto solo attraverso un percorso formativo solido ci si rende sempre più consapevoli della vocazione secolare e della necessità dell’impegno nel mondo e per il mondo. Solo la consapevolezza di ciò che dovremmo essere nella Chiesa e nella società ci rende inquieti e solleciti per i bisogni dei fratelli.
a. I Ministri propongono quindi di:
b. Insistere, nei percorsi formativi a tutti i livelli, sulla necessità dell’impegno nei settori della giustizia, della pace, della salvaguardia del creato, della pastorale familiare e della missionarietà.
c. Incrementare la collaborazione con la Chiesa locale per essere più presenti nel servizio alla persona umana, attraverso iniziative già esistenti e/o nuove .
d. Collaborare con le aggregazioni laicali, le realtà ecclesiali e socio-politiche nella progettazione e/o realizzazione di iniziative di servizio e promozione della persona umana.
e. Sensibilizzare all’impegno missionario attraverso le iniziative del CEMIOFS.
1) APPROFONDIRE LA VOCAZIONE ALLA FRATERNITA’.
I Ministri, avendo constatato che la consapevolezza di essere chiamati a vivere in fraternità è, purtroppo, ancora troppo vaga, superficiale o solo teorica, e che la fraternità non è ancora pienamente considerata strumento di crescita umana, relazionale e spirituale dei suoi membri, chiedono al Consiglio Regionale che sarà eletto dal Capitolo di mettere in atto iniziative che favoriscano la comunione fraterna attraverso:
a. Maggiore consapevolezza della vocazione francescana secolare;
b. Maggiore partecipazione alla vita della fraternità ai diversi livelli;
c. Maggiore attenzione alle diverse componenti di ogni fraternità (anziani, coppie, giovani), senza trascurarne alcuna ricorrendo con convinzione all’art. 34 CC.GG. e avendo particolare riguardo agli araldini e GiFra;
d. Maggiore frequenza e articolazione degli incontri fraterni tanto a livello locale che zonale e regionale;
e. Verifiche periodiche del cammino fraterno;
f. Progettazione e condivisione di iniziative comuni tra fraternità vicine.
2) INVESTIRE SULLA FORMAZIONE.
I Ministri sono consapevoli che una nuova stagione formativa si è ormai aperta con il processo unitario. Riconoscono il ruolo “strategico” della formazione per la crescita qualitativa e quantitativa delle fraternità e sono convinti che questa tendenza va continuamente incoraggiata e sostenuta investendo maggiori risorse umane ed economiche. Ritengono quindi prioritari i seguenti punti:
a. Elaborazione di un piano formativo regionale che preveda una scuola regionale di formazione per i formatori zonali e/o locali, e che sia incentrato sul confronto incessante con la Parola, sulla Regola e sulle Costituzioni Generali (conosciute poco e male), sulla conoscenza delle dinamiche di gruppo, la gestione dei conflitti, ecc.
b. Costituzione dell’équipe di formazione in ogni fraternità, allo scopo di rendere più attento e puntuale il percorso formativo in ogni sua tappa.
c. Nei centri in cui operano più fraternità e/o nel territorio dove insistono più fraternità vicine, realizzazione di un unico “noviziato”; ciò, oltre a favorire nei nuovi membri il medesimo “stile francescano”, permetterà ai formatori locali di condividere doni, conoscenze, competenze.
d. Accesso ad una valida e aggiornata bibliografia e ad altri sussidi utili alle diverse tappe della formazione; costituzione della biblioteca dei formatori in ogni fraternità.
e. Programmazione di incontri periodici per i formandi delle fraternità vicine o della zona.
f. Verifica periodica del cammino formativo a tutti i livelli.
g. Maggiore coinvolgimento degli Assistenti Spirituali nei percorsi formativi, in sintonia con quanto affermato nella Regola, nelle Costituzioni Generali e nello Statuto per l’assistenza spirituale e pastorale all’Ordine Francescano Secolare.
3) SERVIRE IL TERRITORIO.
I Ministri riconoscono che in questo ambito il cammino è molto lungo: non sempre abbiamo il coraggio necessario a testimoniare ed annunciare il Vangelo nell’ambiente di lavoro, nella società e nella politica; le fraternità vivono ancora il distacco tra vita di fraternità e vita sociale e non sempre operano conoscendo e analizzando i bisogni del territorio; realizzano attività meritevoli sì, ma standardizzate, che spesso non sono quelle di cui le persone avrebbero più bisogno. Al di là di attività essenzialmente caritative, si nota che c’è molta difficoltà a capire, progettare e realizzare iniziative più coinvolgenti sotto il profilo socio-politico. Sembra che occuparsi del mondo in tutti i suoi bisogni e aspetti rappresenti un tabù. Si preferiscono attività da “sagrestia” piuttosto che l’impegno nel secolo tipico della nostra vocazione.
Anche in questo settore i ministri ritengono fondamentale la formazione iniziale e permanente, in quanto solo attraverso un percorso formativo solido ci si rende sempre più consapevoli della vocazione secolare e della necessità dell’impegno nel mondo e per il mondo. Solo la consapevolezza di ciò che dovremmo essere nella Chiesa e nella società ci rende inquieti e solleciti per i bisogni dei fratelli.
a. I Ministri propongono quindi di:
b. Insistere, nei percorsi formativi a tutti i livelli, sulla necessità dell’impegno nei settori della giustizia, della pace, della salvaguardia del creato, della pastorale familiare e della missionarietà.
c. Incrementare la collaborazione con la Chiesa locale per essere più presenti nel servizio alla persona umana, attraverso iniziative già esistenti e/o nuove .
d. Collaborare con le aggregazioni laicali, le realtà ecclesiali e socio-politiche nella progettazione e/o realizzazione di iniziative di servizio e promozione della persona umana.
e. Sensibilizzare all’impegno missionario attraverso le iniziative del CEMIOFS.
Re: Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
più che un documento finale lo chiamerei un ottimo documento iniziale per dare nuovo slancio!!!
Re: Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
Giusto Fratello Fabrizio Ricominciamo da qua
francescoleone- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 25.06.08
Re: Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
facciamolo facciamolo!!!facciamo tuttooooooooo







Smeralda- Numero di messaggi : 116
Data d'iscrizione : 16.04.08
Età : 35
Località : Trapani
Re: Documento finale dell’Assemblea dei Ministri locali della Fraternità Regionale di Sicilia
Ragazzi sono passati già quindici giorni dai diamoci da fare vediamoci.
Lancio una proposta indiciamo un incontro diciamo così autogestito tra coloro i quali vogliono dare una mano e da li partiamo
Che ne dite
Pace e bene
Lancio una proposta indiciamo un incontro diciamo così autogestito tra coloro i quali vogliono dare una mano e da li partiamo
Che ne dite
Pace e bene
francescoleone- Numero di messaggi : 188
Data d'iscrizione : 25.06.08
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