Pistorius alle olimpiadi
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Pistorius alle olimpiadi
Finalmente è arrivata la decisione che molti avevano invocato come giusta: l'atleta sudafricano, Oscar Pistorius, potrà partecipare alle olimpiadi gareggiando con i normodotati. Sono cadute, grazie al buonsenso, tutte quelle voci che lo volevano avvantaggiato grazie alle protesi alle gambe che è costretto ad avere in quanto ha subito l'amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Probabilmente dal punto di vista tecnico potrebbe esserci qualche dato che porta ad affermare questo, ma penso che da un punto di vista umano è la più grande sciocchezza che abbia mai sentito. Che ben venga Pistorius alle olimpiadi, non come segno di civiltà, ma come rispetto dell'uomo e degli sforzi che fa per raggiungere i suoi obbiettivi.
Ecco l'articolo del corriere della sera:
LOSANNA - Oscar Pistorius ha vinto l’appello presentato al Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna e nel caso in cui dovesse ottenere il tempo minimo richiesto dal Comitato Olimpico Internazionale potrà correre alle Olimpiadi di Pechino. Il Tas ha stabilito che lo sprinter sudafricano, amputato ad entrambe le gambe all’altezza delle ginocchia, può sfidare gli atleti normodotati con l’ausilio delle protesi in fibra di carbonio precedentemente bocciate dalla federatletica internazionale (Iaaf).
QUALIFICAZIONE - Il Tas, che si è espresso in favore di Pistorius con verdetto unanime, ha ribaltato il giudizio della Iaaf precisando che il verdetto odierno ha effetto immediato. Pistorius, 21 anni, dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alla gara dei 400 metri delle Olimpiadi di Pechino. Per la sua partecipazione alla staffetta con la nazionale sudafricana, invece, non ci sarà bisogno di una qualificazione ma di una semplice nomina nella squadra di relay.
LA REAZIONE - La Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf) ha accolto positivamente la decisione del Tribunale di Arbitro dello sport di consentire a Oscar Pistorius di sfidare gli atleti normodotati. «La Iaaf è lieta di annunciare che il Tas ha deciso che Oscar Pistorius potrà partecipare alle competizioni disciplinate dai regolamenti della Iaaf», si legge in un comunicato. La decisione, secondo la federazione, «è la fine di un processo nel quale Pistorius e Iaaf hanno collaborato per risolvere il problema se le protesi ’Cheetah’ fornissero o meno a Pistorius un vantaggio nelle competizioni. Il Tas ha stabilito che «al momento» non ci sono "elementi scientifici sufficienti per provare che Pistorius ottenga dei vantaggi dall’uso delle protesi. Di conseguenza è stato deciso che può correre». Il presidente Lamine Diack ha così commentato: «La Iaaf accetta la decisione del Tas e Oscar sarà il benvenuto in qualsiasi competizione parteciperà in estate. E’ un uomo a cui ispirarsi e non vediamo l’ora di ammirare i risultati che riuscirà ad ottenere in futuro».
IL VELOCISTA - «Spero che questa sentenza zittisca le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale». Questa la prima reazione di Oscar Pistorius alla sentenza. «In tutti questi mesi ho cercato di assicurare a tutti i disabili una possibilità di competere con i normodotati- ha spiegato il sudafricano- ora posso concentrarmi sul tentativo di qualificarmi all'Olimpiade. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012».
Probabilmente dal punto di vista tecnico potrebbe esserci qualche dato che porta ad affermare questo, ma penso che da un punto di vista umano è la più grande sciocchezza che abbia mai sentito. Che ben venga Pistorius alle olimpiadi, non come segno di civiltà, ma come rispetto dell'uomo e degli sforzi che fa per raggiungere i suoi obbiettivi.
Ecco l'articolo del corriere della sera:
Lo ha deciso il Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna
Vince l'appello: «Pistorius può andare ai Giochi di Pechino»
«Questa sentenza zittisce le folli teorie del mio vantaggio sleale». Ora dovrà cercare tempo minimo nei 400 metri
Vince l'appello: «Pistorius può andare ai Giochi di Pechino»
«Questa sentenza zittisce le folli teorie del mio vantaggio sleale». Ora dovrà cercare tempo minimo nei 400 metri
LOSANNA - Oscar Pistorius ha vinto l’appello presentato al Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna e nel caso in cui dovesse ottenere il tempo minimo richiesto dal Comitato Olimpico Internazionale potrà correre alle Olimpiadi di Pechino. Il Tas ha stabilito che lo sprinter sudafricano, amputato ad entrambe le gambe all’altezza delle ginocchia, può sfidare gli atleti normodotati con l’ausilio delle protesi in fibra di carbonio precedentemente bocciate dalla federatletica internazionale (Iaaf).
QUALIFICAZIONE - Il Tas, che si è espresso in favore di Pistorius con verdetto unanime, ha ribaltato il giudizio della Iaaf precisando che il verdetto odierno ha effetto immediato. Pistorius, 21 anni, dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alla gara dei 400 metri delle Olimpiadi di Pechino. Per la sua partecipazione alla staffetta con la nazionale sudafricana, invece, non ci sarà bisogno di una qualificazione ma di una semplice nomina nella squadra di relay.
LA REAZIONE - La Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf) ha accolto positivamente la decisione del Tribunale di Arbitro dello sport di consentire a Oscar Pistorius di sfidare gli atleti normodotati. «La Iaaf è lieta di annunciare che il Tas ha deciso che Oscar Pistorius potrà partecipare alle competizioni disciplinate dai regolamenti della Iaaf», si legge in un comunicato. La decisione, secondo la federazione, «è la fine di un processo nel quale Pistorius e Iaaf hanno collaborato per risolvere il problema se le protesi ’Cheetah’ fornissero o meno a Pistorius un vantaggio nelle competizioni. Il Tas ha stabilito che «al momento» non ci sono "elementi scientifici sufficienti per provare che Pistorius ottenga dei vantaggi dall’uso delle protesi. Di conseguenza è stato deciso che può correre». Il presidente Lamine Diack ha così commentato: «La Iaaf accetta la decisione del Tas e Oscar sarà il benvenuto in qualsiasi competizione parteciperà in estate. E’ un uomo a cui ispirarsi e non vediamo l’ora di ammirare i risultati che riuscirà ad ottenere in futuro».
IL VELOCISTA - «Spero che questa sentenza zittisca le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale». Questa la prima reazione di Oscar Pistorius alla sentenza. «In tutti questi mesi ho cercato di assicurare a tutti i disabili una possibilità di competere con i normodotati- ha spiegato il sudafricano- ora posso concentrarmi sul tentativo di qualificarmi all'Olimpiade. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012».
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