TRENT'ANNI DALL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO
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TRENT'ANNI DALL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO
Per chi fosse interessato, ecco il programma del forum sociale antimafia 2008. Sono passati trent'anni dalla barbara uccisione di Peppino Impastato, una ricorrenza sempre attuale considerando che purtroppo la mafia continua imperterrita e silenziosa, sia nella nostra società che nella mentalità della gente. Peppino Impastato era uno di quelli che non aveva paura di combatterla.
Cinisi, 8/11 Maggio 2008
TRENTENNALE DELL’OMICIDIO DI PEPPINO
9 Maggio 1978 – 9 Maggio 2008
8 MAGGIO
ore 16.30: Accoglienza presso la stazione ferroviaria Cinisi-Terrasini e Casa Memoria Impastato (C.so Umberto I, 220)
Lettura Appello Manifestazione Nazionale + Documento Programmatico Forum Sociale.
ore 18.00-Salone Comunale: Obiettiamo gli obiettori. Dalla legge 194 all’obiezione di coscienza
forum di discussione sull’impegno in difesa dei diritti della donna
Ospiti+relatori: Collettivo Femminista M.C., Collettivo Malefemmine-Pa, Novat
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
spettacolo su Peppino Impastato con Francesco Impastato. A seguire “La Madre dei ragazzi” con Lucia Sardo.
9 MAGGIO Informazione e controinformazione ieri e oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione sulla libera informazione e la comunicazione dal basso
Ospiti+relatori: Radio Onda Rossa, Francesco Catalano - Radio Onda d’Urto, Valerio Monteventi - Radio Alice, Roberto Morrione, Lirio Abbate, Riccardo Orioles.
Arrivo nel porto di Terrasini della veleggiata, con partenza da Sanremo, dedicata a Peppino e Felicia.
ore 17.00: Manifestazione Nazionale Contro la Mafia
corteo da Radio Aut a Casa Memoria Impastato, lungo la via che Peppino percorse la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 quando fu sequestrato ed ucciso.
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Tète de Bois, Ciscovox, Pippo Pollina, Flavio Oreglio e i LUF.
10 MAGGIO Mafia e antimafia dagli anni ‘70 ad oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione su mafia e antimafia negli ultimi 30 anni
Ospiti + relatori: Umberto Santino, Francesco Forgione, Giuseppe Lumia, Franca Imbergamo, Rosario Crocetta, Pietro Milazzo, Nino Rocca, Tony Pellicane, Enrico Colaianni, Davide Ganci, Rosa La Plena, Pia Blandano, Gianluca Faraone, Umberto Di Maggio, Salvo Vitale, Giovanni Impastato.
ore 16.00-Salone Comunale: continuazione forum
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Migrantes, Collettivo Musicale Peppino Impastato, Carmen Consoli e i Lautari.
11 MAGGIO Movimenti antagonisti dal ’68 ad oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione sui movimenti di ieri e oggi
Ospiti+relatori: Guido Viale, Vincenzo Miliucci, Piero Bernocchi, Renato Franzitta, Renate Siebert, Tano D’Amico.
ore 16.00-Salone Comunale:
continuazione forum
Ospiti + relatori: No Tav, No Ponte, Comitato verità e giustizia per Genova, No Dal Molin, Comitato contro l’ampliamento delle basi militari-Sigonella.
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Gente strana posse e Assalti Frontali.
Durante il Forum saranno esposte presso il Salone Comunale di Cinisi una Mostra di Tano D’Amico sul Movimento del 1977 e la mostra “Ricordare per Continuare” sulla vita di Peppino Impastato.
Cinisi, 8/11 Maggio 2008
TRENTENNALE DELL’OMICIDIO DI PEPPINO
9 Maggio 1978 – 9 Maggio 2008
8 MAGGIO
ore 16.30: Accoglienza presso la stazione ferroviaria Cinisi-Terrasini e Casa Memoria Impastato (C.so Umberto I, 220)
Lettura Appello Manifestazione Nazionale + Documento Programmatico Forum Sociale.
ore 18.00-Salone Comunale: Obiettiamo gli obiettori. Dalla legge 194 all’obiezione di coscienza
forum di discussione sull’impegno in difesa dei diritti della donna
Ospiti+relatori: Collettivo Femminista M.C., Collettivo Malefemmine-Pa, Novat
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
spettacolo su Peppino Impastato con Francesco Impastato. A seguire “La Madre dei ragazzi” con Lucia Sardo.
9 MAGGIO Informazione e controinformazione ieri e oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione sulla libera informazione e la comunicazione dal basso
Ospiti+relatori: Radio Onda Rossa, Francesco Catalano - Radio Onda d’Urto, Valerio Monteventi - Radio Alice, Roberto Morrione, Lirio Abbate, Riccardo Orioles.
Arrivo nel porto di Terrasini della veleggiata, con partenza da Sanremo, dedicata a Peppino e Felicia.
ore 17.00: Manifestazione Nazionale Contro la Mafia
corteo da Radio Aut a Casa Memoria Impastato, lungo la via che Peppino percorse la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 quando fu sequestrato ed ucciso.
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Tète de Bois, Ciscovox, Pippo Pollina, Flavio Oreglio e i LUF.
10 MAGGIO Mafia e antimafia dagli anni ‘70 ad oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione su mafia e antimafia negli ultimi 30 anni
Ospiti + relatori: Umberto Santino, Francesco Forgione, Giuseppe Lumia, Franca Imbergamo, Rosario Crocetta, Pietro Milazzo, Nino Rocca, Tony Pellicane, Enrico Colaianni, Davide Ganci, Rosa La Plena, Pia Blandano, Gianluca Faraone, Umberto Di Maggio, Salvo Vitale, Giovanni Impastato.
ore 16.00-Salone Comunale: continuazione forum
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Migrantes, Collettivo Musicale Peppino Impastato, Carmen Consoli e i Lautari.
11 MAGGIO Movimenti antagonisti dal ’68 ad oggi
ore 10.00-Salone Comunale:
forum di discussione sui movimenti di ieri e oggi
Ospiti+relatori: Guido Viale, Vincenzo Miliucci, Piero Bernocchi, Renato Franzitta, Renate Siebert, Tano D’Amico.
ore 16.00-Salone Comunale:
continuazione forum
Ospiti + relatori: No Tav, No Ponte, Comitato verità e giustizia per Genova, No Dal Molin, Comitato contro l’ampliamento delle basi militari-Sigonella.
ore 21.00-Piazza Vittorio Emanuele Orlando:
Concerto con Gente strana posse e Assalti Frontali.
Durante il Forum saranno esposte presso il Salone Comunale di Cinisi una Mostra di Tano D’Amico sul Movimento del 1977 e la mostra “Ricordare per Continuare” sulla vita di Peppino Impastato.
Re: TRENT'ANNI DALL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO
E' sempre bene che ci siano iniziative per ricordare a tutti che la mafia è sempre presente. Forse adesso più nascosta e meno "chiassosa" di prima, ma ugualmente pericolosa, se non di più.
Siamo tutti chiamati ad avere questa consapevolezza perchè solo da questa può nascere il seme del rifiuto della mentalità mafiosa e della sua diffusione nella società.
Siamo tutti chiamati ad avere questa consapevolezza perchè solo da questa può nascere il seme del rifiuto della mentalità mafiosa e della sua diffusione nella società.
Re: TRENT'ANNI DALL'UCCISIONE DI PEPPINO IMPASTATO
Sono passati trent’anni da quella triste notte in cui gli uomini di Tano Badalamenti, sotto suo ordine, decisero di tappare la bocca per sempre a Peppino Impastato facendolo saltare in aria. Un uomo scomodo per tutti quelli che non sanno nemmeno cosa sia la legalità. Un uomo libero che faceva del suo pensiero la sua missione giornaliera: un pensiero fatto di legalità e giustizia. Faceva informazione vera, andava oltre le maschere e cercava la verità in quelle vie nascoste dove tutto era marcio dai politici alla gente comune; vie nascoste dove la mafia era normalità, dove nessun delitto indignava, così come i traffici di droga e gli interessi dei politici di Cinisi e Terrasini....dove vigeva il silenzio rassegnato della gente comune che rimaneva sorda e cieca di fronte a tutto.
Peppino Impastato guardava oltre le apparenze, ascoltava oltre il rumore del silenzio, e parlava senza peli sulla lingua, denunciava soprusi e magagne, rifiutando a 360° quello schifo chiamato Mafia, di cui la sua famiglia faceva parte.
Lui credeva in futuro migliore ma sapeva benissimo che un giorno lo avrebbero ucciso; non furono solo i mafiosi di Tano Badalamenti ad ucciderlo, ma fu anche il silenzio che rimbombava a Cinisi. Subito dopo la sua morte, fu ucciso una seconda volta da tutti quelli che parlarono di suicidio e non di omicidio, da tutti quelli che parlarono di atto terroristico. Solo grazie al fratello Giovanni, alla madre Felicia, ai compagni di militanza e al centro siciliano di documentazione, fu possibile riaprire le indagini che portarono, soltanto nel 2002, alla condanna all’ergastolo nei confronti di Tano Badalamenti come mandante dell’omicidio.
In fondo non c’erano dubbi sulla matrice mafiosa del suo omicidio, era chiaro quanto fosse stato scomodo Peppino per i mafiosi, la cui perfidia e astuzia aveva approfittato del periodo "caldo" del terrorismo italiano per infangarne la memoria. Ma Peppino era già un eroe da vivo, e nessun depistaggio avrebbe cancellato la sua vita per la legalità.
Da allora un pò di cose sono cambiate grazie ai sacrifici di tanti altri giudici, poliziotti, commissari, uomini di stato e uomini qualunque che hanno combattuto la mafia pagando con la propria vita. Anche la mafia è cambiata in tutti questi anni, e anche se non uccide più fisicamente, continua in modo silenzioso ad uccidere la dignità di tutte quelle persone che vivono nella legalità, oscurando la nostra bella Sicilia(ma anche tutto il paese) con la cappa nera del clientelismo, del pizzo, dei ricatti, degli appalti e delle lobbies. Un modo di operare che è ancora più pericoloso poichè emerge un sostanziale "annidamento" dentro le tane più impensabili del nostro paese.
Peppino Impastato è stato un importantissimo esempio per gli anni che lo hanno seguito, ed è anche grazie a lui che di lotta alla mafia se ne parla di più rispetto a quando era difficile pronunciarne la parola. E’ un peccato quindi che in tutto questo tempo esista ancora quella mentalità mafiosa che rende la mafia stessa un fenomeno sempre più difficile da debellare, perchè è nella mentalità mafiosa che si creano nuovi stereotipi e nuovi idoli; è proprio nella mentalità della gente che dovrebbe nascere il vero rifiuto verso questa dolorosa piaga, e fin quando esisterà una determinata mentalità mafiosa, Peppino Impastato sarà ammazzato ancora una volta puntualmente e insieme a lui tutte le altre vittime di mafia.
Quindi è necessario, affinchè il sacrificio de "La banda del sogno interrotto" non sia vano, vivere di legalità ogni giorno, rifiutando la mafia e tutto ciò che ruota attorno ad essa...soltanto così potremo sperare in un futuro migliore, perchè con la mafia, il futuro non esiste e non è mai esistito.
Francesco Genovese
Peppino Impastato guardava oltre le apparenze, ascoltava oltre il rumore del silenzio, e parlava senza peli sulla lingua, denunciava soprusi e magagne, rifiutando a 360° quello schifo chiamato Mafia, di cui la sua famiglia faceva parte.
Lui credeva in futuro migliore ma sapeva benissimo che un giorno lo avrebbero ucciso; non furono solo i mafiosi di Tano Badalamenti ad ucciderlo, ma fu anche il silenzio che rimbombava a Cinisi. Subito dopo la sua morte, fu ucciso una seconda volta da tutti quelli che parlarono di suicidio e non di omicidio, da tutti quelli che parlarono di atto terroristico. Solo grazie al fratello Giovanni, alla madre Felicia, ai compagni di militanza e al centro siciliano di documentazione, fu possibile riaprire le indagini che portarono, soltanto nel 2002, alla condanna all’ergastolo nei confronti di Tano Badalamenti come mandante dell’omicidio.
In fondo non c’erano dubbi sulla matrice mafiosa del suo omicidio, era chiaro quanto fosse stato scomodo Peppino per i mafiosi, la cui perfidia e astuzia aveva approfittato del periodo "caldo" del terrorismo italiano per infangarne la memoria. Ma Peppino era già un eroe da vivo, e nessun depistaggio avrebbe cancellato la sua vita per la legalità.
Da allora un pò di cose sono cambiate grazie ai sacrifici di tanti altri giudici, poliziotti, commissari, uomini di stato e uomini qualunque che hanno combattuto la mafia pagando con la propria vita. Anche la mafia è cambiata in tutti questi anni, e anche se non uccide più fisicamente, continua in modo silenzioso ad uccidere la dignità di tutte quelle persone che vivono nella legalità, oscurando la nostra bella Sicilia(ma anche tutto il paese) con la cappa nera del clientelismo, del pizzo, dei ricatti, degli appalti e delle lobbies. Un modo di operare che è ancora più pericoloso poichè emerge un sostanziale "annidamento" dentro le tane più impensabili del nostro paese.
Peppino Impastato è stato un importantissimo esempio per gli anni che lo hanno seguito, ed è anche grazie a lui che di lotta alla mafia se ne parla di più rispetto a quando era difficile pronunciarne la parola. E’ un peccato quindi che in tutto questo tempo esista ancora quella mentalità mafiosa che rende la mafia stessa un fenomeno sempre più difficile da debellare, perchè è nella mentalità mafiosa che si creano nuovi stereotipi e nuovi idoli; è proprio nella mentalità della gente che dovrebbe nascere il vero rifiuto verso questa dolorosa piaga, e fin quando esisterà una determinata mentalità mafiosa, Peppino Impastato sarà ammazzato ancora una volta puntualmente e insieme a lui tutte le altre vittime di mafia.
Quindi è necessario, affinchè il sacrificio de "La banda del sogno interrotto" non sia vano, vivere di legalità ogni giorno, rifiutando la mafia e tutto ciò che ruota attorno ad essa...soltanto così potremo sperare in un futuro migliore, perchè con la mafia, il futuro non esiste e non è mai esistito.
Francesco Genovese
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