Proclamazione della Parola: un dubbio.
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Proclamazione della Parola: un dubbio.
Ho ascoltato alcuni lettori proclamare la Parola quasi come se recitassero (come don Alessandro ad Assisi durante la prima veglia di preghiera ), altri lettori utilizzare un tono impersonale, quasi "istituzionale" per intenderci.
Il mio dubbio è questo: qual è il giusto approccio? Si deve utilizzare un tono più impersonale possibile o si può anche avere un po' di trasporto, di pathos?
Spero di aver spiegato bene il mio dubbio, aspetto le vostre risposte
Il mio dubbio è questo: qual è il giusto approccio? Si deve utilizzare un tono più impersonale possibile o si può anche avere un po' di trasporto, di pathos?
Spero di aver spiegato bene il mio dubbio, aspetto le vostre risposte
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
caro Fabio proverò a cercare di chiarire il tuo dubbio per quanto posso con alcune indicazioni che mi sono state dette dal mio mitico parroco ad Ottobre durante il corso per lettori che ha svolto in parrocchia x quelli che come me si trovono a fare spesso questo servizio.
P. Enrico dice sempre che la liturgia è una vera e propria regia perfetta dove tutto ha un significato preciso e richiede molta preparazione.
chi svolge il ministero minore del lettorato deve avere la cura di leggere prima la lettura che andrà a proclamare perchè deve essere in grado di capire bene lui stesso il testo che si trova davanti e in caso di parole particolarmente difficili ha il tempo di poter chiedere al proprio parroco l'esatta pronuncia della parola di non facile comprensione.
io personalmente leggo le letture almeno la sera prima per 2,3, 4volte (anche ad alta voce) così da fare attenzione alla punteggiatura del testo ,all'esatto significato e per acquistare sicurezza in quello che vado a fare.
ma adesso andiamo al tuo dubbio vero e Proprio :
IL TONO DA USARE è quello della nostra voce naturale perchè in quel momento noi siamo veramente strumento di Gesù che per mezzo della nostra voce ci usa per annunciare la sua parola ; quindi niente patos personale o aggiunte al testo di testa nostra oppure recitare il testo. in caso dell'uso del microfono questo non deve essere troppo vicino alla bocca xkè si rischierebbe di far rimbombare la voce.
il lettore deve prestare molta attenzione all'INTONAZIONE DELLE ULTIME SILLABE DI PAROLA e di leggere il testo scandendolo bene perchè se chi legge non rende chiare le ultime sillabe di parola il testo risulterà poco comprensibile ai fedeli.
il segreto importante poi è non correre mai nella proclamazione della lettura così da far avere il tempo ai fedeli di capire cosa stiamo dicendo e di cercare di non leggere col tono di una lettura veloce e personale che risulterebbe incomprensibile.
altra accortezza che il lettore deve avere è quella di invocare lo spirito Santo prima di salire sull'ambone a proclamare e nel corso della lettura le mani vanno poste accanto al messale .
SPERO DI AVER RISPOSTO AL TUO DUBBIO e se hai bisogno di altre indicazioni non esitare a chiedere sia a me ma anche a Davide che in quanto a liturgia è pure molto più preparato di me
P. Enrico dice sempre che la liturgia è una vera e propria regia perfetta dove tutto ha un significato preciso e richiede molta preparazione.
chi svolge il ministero minore del lettorato deve avere la cura di leggere prima la lettura che andrà a proclamare perchè deve essere in grado di capire bene lui stesso il testo che si trova davanti e in caso di parole particolarmente difficili ha il tempo di poter chiedere al proprio parroco l'esatta pronuncia della parola di non facile comprensione.
io personalmente leggo le letture almeno la sera prima per 2,3, 4volte (anche ad alta voce) così da fare attenzione alla punteggiatura del testo ,all'esatto significato e per acquistare sicurezza in quello che vado a fare.
ma adesso andiamo al tuo dubbio vero e Proprio :
IL TONO DA USARE è quello della nostra voce naturale perchè in quel momento noi siamo veramente strumento di Gesù che per mezzo della nostra voce ci usa per annunciare la sua parola ; quindi niente patos personale o aggiunte al testo di testa nostra oppure recitare il testo. in caso dell'uso del microfono questo non deve essere troppo vicino alla bocca xkè si rischierebbe di far rimbombare la voce.
il lettore deve prestare molta attenzione all'INTONAZIONE DELLE ULTIME SILLABE DI PAROLA e di leggere il testo scandendolo bene perchè se chi legge non rende chiare le ultime sillabe di parola il testo risulterà poco comprensibile ai fedeli.
il segreto importante poi è non correre mai nella proclamazione della lettura così da far avere il tempo ai fedeli di capire cosa stiamo dicendo e di cercare di non leggere col tono di una lettura veloce e personale che risulterebbe incomprensibile.
altra accortezza che il lettore deve avere è quella di invocare lo spirito Santo prima di salire sull'ambone a proclamare e nel corso della lettura le mani vanno poste accanto al messale .
SPERO DI AVER RISPOSTO AL TUO DUBBIO e se hai bisogno di altre indicazioni non esitare a chiedere sia a me ma anche a Davide che in quanto a liturgia è pure molto più preparato di me
sarah- Numero di messaggi : 173
Data d'iscrizione : 28.04.08
Località : Trapani
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
sarah ha scritto:...altra accortezza che il lettore deve avere è quella di invocare lo spirito Santo prima di salire sull'ambone a proclamare e nel corso della lettura le mani vanno poste accanto al messale .
SPERO DI AVER RISPOSTO AL TUO DUBBIO e se hai bisogno di altre indicazioni non esitare a chiedere sia a me ma anche a Davide che in quanto a liturgia è pure molto più preparato di me
Grazie Sara per il complimento, ma come hai già detto siamo solo strumenti di Dio, tutto ciò che faccio nel mio servizio sull'altare è per esaltare Dio che si è fatto uomo per noi
Per prima cosa, mi dispiace, ma devo correggere la mia amica Sara su una piccola cosa ma comunque importante, per non creare confusione: il libro sull'ambone (che è il luogo sul quale si svolge l'intera Liturgia della Parola) è il LEZIONARIO e non il Messale
Sicuramente saprete che il Lezionario è il libro dal quale si attinge la Parola di Dio durante le Celebrazioni Eucarisitche, infatti esso contiene le letture: I lettura, Salmo (Seconda Lettura per le festività) e Vangelo.
Ma forse pochi di voi sanno che esistono diversi tipi di Lezionario, ciascuno da utilizzare nella propria liturgia, ne cito alcuni:
- il Lezionario Festivo, che è quello che conoscerete meglio, xkè viene utilizzato ogni domenica e in tutte le festività dell'anno liturgico, e ne esistono 3 edizioni xkè si ha una lettura ciclica delle letture su 3 anni (Anno A, Anno B, Anno C) attualmente siamo nell'Anno A;
- il Lezionario Feriale, che viene utilizzato nelle SS. Messe dei giorni settimanali senza ricorrenze particolari, di cui esistono 2 versioni (anno 1 e anno 2);
- il Lezionario dei Santi, che viene utilizzato per le Messe dei Santi;
- il Lezionario per le Messe Rituali, che contiene le liturgie per i sacramenti;
Fatta questa piccola, ma doverosa, puntualizzazione (so già che mi nominerete il Super-pignolo del Forum ma "putroppo" l'intera Liturgia deve tendere alla Perfezione, xkè stiamo Celebrando la Perfezione) voglio sottolineare i preziosi consigli che Sara ha già ampiamente spiegato alla domanda di Fabio.
Infatti come ci è stato spiegato nel corso dal nostro Parroco (che riguardo a Liturgia è proprio un mostro ), la voce nel proclamare le letture deve essere quella NATURALE, e bisogna proclamare come se il microfono non ci fosse, in modo che anche chi sta seduto negli ultimi posti possa ascoltare dalla voce del lettore stesso. Questo per farci capire che non è il microfono a proclamare la Parola di Dio, ma esso ha solo il compito di portare la nostra voce a chi non giungerebbe perfettamente (come quelli che stanno seduti agli ultimi posti).
Come aiuto per fare quanto detto, potete servirvi di questo prezioso consiglio: "Le letture vanno proclamate a voce molto alta, come se fossimo adirati, ma in realtà non lo siamo."
Questo per farvi capire che il tono di voce è come quando siamo arrabbiati, però dobbiamo essere con cuore sereno e puro coscienti che non siamo noi a parlare sull'ambone, ma è la VOCE di DIO attraverso di Noi. Per questo seguite il consiglio di Sara sull'invocazione dello SPIRITO SANTO prima di salire sull'ambone.
Per finire, quindi, voce naturale significa che non devi recitare niente e mettere nessun trasporto, xkè la Parola di Dio non ha bisogno di essere recitata per giungere nei nostri cuori; basta leggere piano, evitando pause troppo lunghe o troppo brevi, in modo che i fedeli possano interiorizzare ogni singola frase della lettura.
Il trucco è alzare gli occhi per guardare l'assemblea e fare un bel respiro, evitando di fare una lettura automatizzata della Sacra Scrittura.
Spero di esserti stato utile, caro Fabio, comunque ho notato ad Assisi che proclami abbastanza bene. Fatti aiutare da qualke sacerdote, o Lettore Istituito se hai altri dubbi specifici, e comunque seguendo questi accorgimenti io sono migliorato tantissimo (per quelle rarissime volte che mi ritrovo a proclamare )
Pace e Bene a tutti
Il vostro Ministrante on-line
Il vostro Ministrante on-line
davide- Numero di messaggi : 107
Data d'iscrizione : 03.05.08
Età : 35
Località : Trapani
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
ops mi sono accorta solo ora di aver scritto messale invece di lezionario ehehehhe grande Daviduccio che in tutto ciò che riguarda la liturgia sei sempre molto attento ed hai spiegato molto meglio di me quello che volevo dire
Mitico ministrantinooooooooooooo pignolooooooo
Mitico ministrantinooooooooooooo pignolooooooo
sarah- Numero di messaggi : 173
Data d'iscrizione : 28.04.08
Località : Trapani
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
Non mi ero accorto del complimento di Davide sulla mia lettura ad Assisi!
Grazie per la bontà!
Quando io uso il termine "recitare" (molto improprio per la verità ) mi riferisco a come ha letto Don Alessandro ad Assisi, capito Davide? Metterci tutto il cuore e lasciarsi emozionare da quello che si stà leggendo: ecco l'esatto significato della mia espressione!
Anche questo non è adatto al Lettorato, secondo te?
Ehi! Aspetto anche le opinioni di voi tutti del forum!
Grazie per la bontà!
Quando io uso il termine "recitare" (molto improprio per la verità ) mi riferisco a come ha letto Don Alessandro ad Assisi, capito Davide? Metterci tutto il cuore e lasciarsi emozionare da quello che si stà leggendo: ecco l'esatto significato della mia espressione!
Anche questo non è adatto al Lettorato, secondo te?
Ehi! Aspetto anche le opinioni di voi tutti del forum!
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
Cari fratellini, mi sento in dovere di esprimere la mia in merito all'argomento del lettorato soltanto perchè anche io ho partecipato a dei corsi specifici e quindi voglio condividere con voi quanto ho appreso.
Davide ha perfettamente ragione ed emerge un'elevata preparazione sull'argomento; anche a me sono state dette le stesse cose in merito alla proclamazione della Parola di Dio, non occorre trasmettere quello che il nostro cuore sta vivendo come emozioni , possiamo parlare semmai di giusta intonazione e pause.
Usare un tono di voce alto e sapere utilizzare quel benedetto microfono in maniera corretta, cosa ahimè che molti non fanno purtroppo, vuoi per scarsa conoscenza o anche per semplice impaccio.
Comunque in una sola frase possiamo dire che non tutti possono proclamare la Parola di Dio bisogna essere preparati e non sempre ciò si attua; e chi invece proclama dovrebbe quanto meno prepararsi prima a questo compito, magari a casa per fare propria quella lettura e non all'ultimo momento (io per la verità sono preparata solo con le letture domenicali, ma meglio di nulla che ne dite?)
Auspichiamoci per adesso di cuore che si possa curare sempre più questo ministero e accettiamo con tanta semplicità quanti si adoperano a svolgerlo.
In merito alla liturgia a breve spero di relazionarvi sull'ultimo incontro diocesano a cui ho partecipato.
Pace e bene.
Davide ha perfettamente ragione ed emerge un'elevata preparazione sull'argomento; anche a me sono state dette le stesse cose in merito alla proclamazione della Parola di Dio, non occorre trasmettere quello che il nostro cuore sta vivendo come emozioni , possiamo parlare semmai di giusta intonazione e pause.
Usare un tono di voce alto e sapere utilizzare quel benedetto microfono in maniera corretta, cosa ahimè che molti non fanno purtroppo, vuoi per scarsa conoscenza o anche per semplice impaccio.
Comunque in una sola frase possiamo dire che non tutti possono proclamare la Parola di Dio bisogna essere preparati e non sempre ciò si attua; e chi invece proclama dovrebbe quanto meno prepararsi prima a questo compito, magari a casa per fare propria quella lettura e non all'ultimo momento (io per la verità sono preparata solo con le letture domenicali, ma meglio di nulla che ne dite?)
Auspichiamoci per adesso di cuore che si possa curare sempre più questo ministero e accettiamo con tanta semplicità quanti si adoperano a svolgerlo.
In merito alla liturgia a breve spero di relazionarvi sull'ultimo incontro diocesano a cui ho partecipato.
Pace e bene.
ROSANNAELISABETTA- Numero di messaggi : 82
Data d'iscrizione : 23.04.08
Età : 50
Località : TRAPANI
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
Intanto ringrazio tantissimo Rosanna e sono felice che ci siano altre persone sul Forum preparate in Liturgia, altrimenti sembrerebbe ke abbia compiuto chissà quali studi teologici o liturgici...Fabio ha scritto:Quando io uso il termine "recitare" (molto improprio per la verità ) mi riferisco a come ha letto Don Alessandro ad Assisi, capito Davide? Metterci tutto il cuore e lasciarsi emozionare da quello che si stà leggendo: ecco l'esatto significato della mia espressione!
Anche questo non è adatto al Lettorato, secondo te?
Rispondendo a Fabio posso ribadirti quello che ho già scritto e ripreso da Rosanna, sempre perchè non ti stiamo dando la nostra opinione in merito, ma ti stiamo dicendo le regole e gli studi che sono di contorno a tale MINISTERO
Ho capito il tuo dubbio, anche perchè ank'io ho avuto la fortuna di ascoltare Padre Alessandro quella sera ad Assisi...tu parli di metterci il cuore e lascirsi emozionare, il che è lo spirito giusto per affrontare la Parola di Dio nel momento della tua preparazione personale (come hanno sottolineato Sara e Rosanna, compito a cui è necessario preparasi almeno un giorno prima), ma ciò non sottointende che tu debba trasmettere durante la proclamazione quello che la Parola di Dio ti ha comunicato a te personalmente.
Come ha detto giustamente Rosanna, possiamo parlare di giusta intonazione e di pause, quindi stare attenti:
- alle pause, non solo nei punti e nellle virgole, ma soprattutto alla struttura delle frasi e quindi studiare attentamente dove fermarsi leggermente o più a lungo, per far capire un determinato concetto;
- a marcare anche le ultime sillabe delle parole prima di una pausa, perchè di solito si tende ad avere un tono di voce discendente verso il finale, di una frase o della Lettura stessa, facendo perdere parte del contenuto e dell'autorevolezza dell'insegnamento;
- importante è anche come noi concludiamo dicendo "Parola di Dio", perchè questo deve essere proclamato dopo una pausa di silenzio leggermente più lunga del solito e con un tono di voce leggermente più alto di come si è proclamato, per permettere ai fedeli di poter riflettere sull'intera lettura e quindi capire cosa la Parola sta comunicando a ciascuno di noi, dicendo in queste 2 paroline che non siamo noi a parlare ma è DIO stesso.
Fabio, ti dicevo, capisco il tuo dubbio perchè P. Alessandro non ha proclamato bensì ha narrato e letto come un Cantastorie che sta leggendo una favola o una storiella...
ora non voglio sminuire la sua lettura perchè ank'io, come tutti del resto, ne sono rimasto incantato e ipnotizzato però se ben ricordi non stava leggendo le Sacre Scritture, quindi non era Parola di Dio, ma ha dato la sua personale interpretazione ad un ipotetico "Diario di Shaul" (alias San Paolo) prima della conversione...
Spero di non aver creato ulteriori dubbi riguardo a tale Ministero
Sono sempre qui per ulteriori dibattiti, per quello che la mia conoscenza in Liturgia mi consente
Pace e Bene
Il vostro Ministrante on-line
Il vostro Ministrante on-line
davide- Numero di messaggi : 107
Data d'iscrizione : 03.05.08
Età : 35
Località : Trapani
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
caro Fabio,
la cosa più importante per un lettore è essere il più possibile chiaro perchè ciò che si legge non deve essere frutto delle tue emozioni o ciò che è arrivato a te xkè se no rischieresti di fare arrivare agli altri un messaggio falsato e non ciò che Gesù vuole dire : il compito del lettore è quello di fare arrivare il messaggio della parola integro e così per come è di modo che il fedele che è seduto all'ultimo banco abbia l'opportunità di ascoltare e riflettere lui stesso su cosa la quel passo o brano vogliono dirgli.
al corso per lettori P. Enrico ci ha detto questa frase "PENSATE CHE QUANDO SIETE SULL'AMBONE A PROCLAMARE STATE PRESTANDO LA VOSTRA VOCE A GESU' " e ci ha detto anche che si usa un tono di proclamazione diverso dalla prima o dalla seconda lettura solo per i salmi ( di fatti questi possono essere anche cantati) e che è bene che chi già svolge un servizio come ad esempio quello di proclamare, non si impegni in altro per quella messa altrimenti si rischia di fare male il servizio e di creare confusione a meno che non manchino le persone .
Colgo l'occasione per ringraziare come sempre il mio comparrocchiano preferito Davide perchè come sempre sulla liturgia è molto attento e ringrazio anche rosanna sperando che ci sia ancora modo di poterci confrontare sulle nostre conoscenze .
ps : se può servire posso inviare un piccolo schema con alcune indicazioni per lettori che mi era stato dato dal mio priore e anche delle relazioni sulla liturgia che spiegano cosa è, cosa significa come si è svolta nel tempo.
la cosa più importante per un lettore è essere il più possibile chiaro perchè ciò che si legge non deve essere frutto delle tue emozioni o ciò che è arrivato a te xkè se no rischieresti di fare arrivare agli altri un messaggio falsato e non ciò che Gesù vuole dire : il compito del lettore è quello di fare arrivare il messaggio della parola integro e così per come è di modo che il fedele che è seduto all'ultimo banco abbia l'opportunità di ascoltare e riflettere lui stesso su cosa la quel passo o brano vogliono dirgli.
al corso per lettori P. Enrico ci ha detto questa frase "PENSATE CHE QUANDO SIETE SULL'AMBONE A PROCLAMARE STATE PRESTANDO LA VOSTRA VOCE A GESU' " e ci ha detto anche che si usa un tono di proclamazione diverso dalla prima o dalla seconda lettura solo per i salmi ( di fatti questi possono essere anche cantati) e che è bene che chi già svolge un servizio come ad esempio quello di proclamare, non si impegni in altro per quella messa altrimenti si rischia di fare male il servizio e di creare confusione a meno che non manchino le persone .
Colgo l'occasione per ringraziare come sempre il mio comparrocchiano preferito Davide perchè come sempre sulla liturgia è molto attento e ringrazio anche rosanna sperando che ci sia ancora modo di poterci confrontare sulle nostre conoscenze .
ps : se può servire posso inviare un piccolo schema con alcune indicazioni per lettori che mi era stato dato dal mio priore e anche delle relazioni sulla liturgia che spiegano cosa è, cosa significa come si è svolta nel tempo.
sarah- Numero di messaggi : 173
Data d'iscrizione : 28.04.08
Località : Trapani
Re: Proclamazione della Parola: un dubbio.
Invia, invia! Lo metterò in download dal forum come ho fatto per i copioni di Natale che mi ha spedito Fabrizio.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.